Il Pri si è opposto alla circolare

Pubblichiamo di seguito il documento della segreteria politica del Pri convocata per affrontare l'ipotesi di voto sul disegno di legge del governo sul "fine vita". Il documento non è stato pubblicato sulla "Voce repubblicana" perché la sera stessa è giunta la notizia della morte di Eluana, cui è seguito un altro iter parlamentare.

Ora, al contrario di quello che si ritiene in alcuni messaggi che si leggono in questa pagina, il partito è stato molto presente sul caso Englaro. Gli interventi in merito sono stati riportati sulla "Voce repubblicana" e sul sito del partito (tutt'ora sono al link "primo piano"): con un po' di pazienza gli amici possono facilmente rintracciarli. Ricordiamo che tutti i principali organi di informazione - "Stampa", "Repubblica", "Unità", per citare i principali quotidiani - hanno dato evidenza alla posizione dei repubblicani. E' singolare che vi siano degli iscritti che non se ne sono accorti, considerando l'azione del nostro giornale, i forum repubblicani e il sito del partito - accusato ingiustamente.

Il caso Englaro ha visto il partito in prima fila dal primo momento, con l'opposizione ferma alla circolare Sacconi e poi, senza tentennamenti, all'azione del governo. Non ci sembra che ci sia bisogno di aggiungere nulla a quanto abbiamo detto con la massima chiarezza. La questione costituzionale è vicenda ovviamente molto delicata e molto complessa. Abbiamo visto che coloro che pure hanno la responsabilità della modifica della Carta costituzionale, hanno riesumato il presidente Scalfaro per ricordare che essa è inviolabile. Non hanno detto a Scalfaro che l'ha violata il governo Amato in circostanze molto discutibili, considerando quei presupposti di unità a cui ancora il presidente Scalfaro si è richiamato. Berlusconi, da parte sua, ha detto che egli la Costituzione la difende, anche se non è un moloch. E questo è legittimo. Poi ha aggiunto che i suoi rapporti con Napolitano sono buoni e che non saranno certo da lui incrinati. E questo è dovuto. Tanto per ora ci deve bastare.

Riccardo Bruno

Comitato di segreteria del Pri (9 febbraio 2008)

Il comitato di segreteria del Pri ha affrontato il problema posto dalla presentazione alle Camere del disegno di legge di iniziativa governativa che vieta la sospensione dei trattamenti di alimentazione ed idratazione artificiale.

Il comitato di segreteria ha ritenuto che su un tema che riguarda libere scelte individuali accertate dalle forme previste dal nostro ordinamento, non possono interferire successive disposizioni imposte per legge ed ha espresso la sua contrarietà al provvedimento.

Il comitato di segreteria non può non osservare peraltro che tale iniziativa esula dal programma di governo.

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I risvolti politici della tragica vicenda umana di Eluana Englaro hanno purtroppo rivelato il carattere oscurantista e succube dei "diktat" delle gerarchie vaticane (non già dei sinceri cristiani) del governo e, in particolare, di Silvio Berlusconi e la manifesta volontà del Presidente del Consiglio di piegare al suo personale volere la Costituzione Repubblicana, mortificando l'autonomia delle singole Istituzioni.

Auspico che in questo frangente così delicato per la stessa sopravvivenza nel nostro Paese di una democrazia effettiva e non solo nominale, il Pri sappia con coraggio rimarcare la propria autonomia e intraprendere un percorso politico di rapido distacco rispetto a una coalizione di centrodestra che fa strame dei valori che ai Repubblicani dovrebbero essere più cari.

Nelle sedi locali proporrò con forza che il Pri, molto corteggiato al di là del suo effettivo peso elettorale per il valore aggiunto che le sue idee e la sua storia conferiscono, non candidi propri esponenti nelle elezioni amministrative nelle liste del PdL, come segnale di fortissima protesta contro l'inammissibile sfregio che si sta consumando ai danni della nostra già povera e malata democrazia.

Gianluca Fratoni, iscritto Sezione Pri Terni

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Mi unisco al coro offeso ed indignato dei repubblicani italiani che si ribellano agli ultimi comportamenti di servizievole sudditanza del nostro (??) Presidente del Consiglio ad uno stato straniero, pretendendo, con ciò, di governare per legge le coscienze degli italiani e di modificare la Carta Costituzione Italiana a suo capriccio, in totale disprezzo delle Istituzioni e dei cittadini che lo hanno a chiamato a servire la repubblica, non ad appropriarsene.

Repetita juvant... a proposito di frasi offensive ed ingiuriose che il sottoscritto avrebbe rivolto all'Ottimo Massimo (CVD: come volevasi dimostrare).

Rimango in attesa dei consigli che il succitato non mancherà di rivolgere all'Onnipotente su come governare l'Universo!

Cordiali saluti, Anselmo Gusperti Pri Cremona

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Caro segretario, stiamo con questo governo Berlusconi e si sta tornado al medioevo, con la chiesa ed i vescovi che dettano le leggi ed i comportamenti di uno stato laico.

Ha più senso rimanere in questa coalizione? Si varano leggi liberticide, ultimo lo sbarramento alle europee del 4% ed il Dl per impedire l'applicazione di una sentenza della Cassazione su istigazione del vaticano per la povera Eluana, ect. ect..

Il nostro partito è stato mortificato e ricattato da Berlusconi che evidentemente ci vuole comandare a bacchetta ed a suo piacimento. Che ne dici? Ci svegliamo dal torpore ? Si può reagire e trovare una via d'uscita. Penso che i tempi siano maturi, e del resto non ci sono molte alternative al lento soffocamento che ci sta imponendo il cosiddetto amico Berlusconi.

Fraterni saluti, Bernardino Galizia

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Io penso che il Grande Ugo La Malfa in questi giorni trasecolerebbe nel vedere il totale silenzio ed appiattimento del partito rispetto alla indegna invasione della Chiesa Cattolica ed al comportamento di Berlusconi rispetto al caso di Eluana Englaro.

Ma cosa è rimasto nel Vostro partito della tradizione (e vera essenza) repubblicana? Io, quarant'anni fa, da giovane studente ho conosciuto, nella FGR e nel partito di allora, cosa volesse veramente dire essere laico.

Ma quando avrete un sussulto di dignità per far sentire pubblicamente il Vostro dissenso? O, non c'è?

Distinti saluti, Urbano Roberto

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La invito a fare il possibile - nella tradizione del Partito Repubblicano - per evitare che una sentenza passata in giudicato e lo stesso equilibrio di poteri sancito dalla Costituzione vengano stravolti da un atto di imperio. Sono certo che la stragrande maggioranza dei cittadini la pensa in questo modo: ne tenga conto.

Le invio distinti saluti, Nicola Barbera

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Caro Francesco mi rendo conto che la situazione della sede ti stia creando davvero molte preoccupazioni, ma non c'è nemmeno una parola sulla vergognosa azione di Berlusconi sul sito. Ti prego di fare al più presto qualcosa.

Un abbraccio, Roberto Alicandri

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Mi vergogno di aver militato in un partito che, per sopravvivere, ha visto il proprio segretario e il proprio presidente nazionale accettare di farsi candidare nelle liste di un fascista come Berlusconi.

Vergogna che dovrebbero provare anche i suddetti alle parole di Berlusconi sulla Costituzione Italiana.

Alberto Fuzzi, Modena

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Caso Englaro: Nucara a "La Stampa"

Il quotidiano "La Stampa" ha pubblicato sabato 24 gennaio con grande evidenza la lettera che il segretario del Partito repubblicano, Francesco Nucara, ha inviato a Giulio Anselmi sul caso Englaro.

Caro Direttore, "La Stampa" sta facendo, anche grazie agli interventi del professor Carlo Federico Grosso, una battaglia di civiltà in difesa dei diritti della famiglia Englaro, degna della tradizione del Suo giornale. E' significativo che il presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, abbia raccolto argomenti ineccepibili sotto il profilo del diritto, sollevati dal professor Grosso per dire che le strutture regionali sono pronte ad operare.

Il presidente Bresso ha più ragioni dalla sua parte. Da parte della legge, vista la sentenza della Cassazione a favore di un cittadino, ma anche da parte della Costituzione, considerando il titolo V per cui la tutela della salute è materia di legislazione concorrente e, "nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali riservati allo Stato" (art 117). La tutela della salute non lo è.

Qualche collega della maggioranza si è appellato all'articolo 32 della Costituzione aggravando, a mio avviso, la posizione della circolare del ministro Sacconi, perché detto articolo recita che "nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge" e qui la legge chiede di interrompere detto trattamento.

Per questo sono convinto che il presidente della Regione Piemonte abbia ragione e meriti ogni sostegno.

Al ministro Sacconi, che pure è persona competente, avevo suggerito, all'indomani della sentenza della Corte europea a favore del padre di Eluana, di ritirare la sua circolare.

Un consiglio che mi sento di riproporre, ancora oggi, per chiudere un conflitto istituzionale divenuto indirimibile che non fa onore al Paese, imbarazza il Governo e calpesta il diritto.

Nucara a "Repubblica": la libertà dell'individuo vale quella dello Stato

Intervista rilasciata da Francesco Nucara a "la Repubblica", a cura di Piero Colaprico, il 23 dicembre 2008.

"Bisogna uscire dalle ideologie, che portano guai, per entrare nella libertà", è questa la reazione del segretario del Pri e deputato Francesco Nucara (gruppo misto) alla sentenza di Strasburgo sul caso Englaro. E aggiunge subito: "Il ministro Sacconi deve ritirare la sua circolare. Un governo non può arrogarsi il diritto di non rispettare le sentenze della Cassazione. A meno che il ministro voglia rappresentare il pensiero del Vaticano".

Lei parlava di libertà: quale?

"La libertà dell'individuo, che vale quanto quella dello Stato nel suo complesso. Questo è il pensiero liberale al quale dovremmo attenerci tutti. Personalmente non credo che si pone fine alla vita di questa povera ragazza, la vita non è questa. Ma se pure ho dei dubbi su che cosa sia o non sia la vita, non ho dubbi su che cosa sia la libertà, come quella di rifiutare le cure a oltranza. Se ho una sentenza favorevole, vuol dire che ho ragione io".

Ma esiste un dialogo almeno sotterraneo tra deputati su questi temi?

"Con i miei colleghi insisto, l'agenda dello Stato italiano non può essere dettata dalla Chiesa. In Italia i risultati migliori li abbiamo avuti dai cattolici che si comportavano da laici, come Alcide De Gasperi".

I politici cattolici in questo caso come si comportano?

"Usano due pesi e due misure, a seconda delle circostanze. Non posso non notare che alcuni sono molto rigidi per impedire che Eluana sia lasciata morire, mentre mi sembrano molto elastici su altri temi, come il divorzio, che pure per loro è un peccato grave".

Silvio Berlusconi non sembra molto interessato alla vicenda.

"Prima ha detto che non ne sapeva niente, poi ha detto che Sacconi è bravo. Vorrei fargli sapere che un governo che ostacola le sentenze della Cassazione rischia quanto meno di sembrare in stato confusionale".

Eluana/Nucara all'"Unità": quella circolare un errore grave

Intervista rilasciata da Francesco Nucara a "l'Unità" del 18 dicembre 2008.

"Sacconi si comporta come l'Innominato manzoniano. Il governo di un paese civile non può istigare a non rispettare le leggi. Altro che liberali". Francesco Nucara segretario dei Repubblicani e deputato eletto nelle file del Pdl, è una delle poche voci del centrodestra critiche sulla vicenda Englaro.

Perché Sacconi sbaglia?

"Sono sconcertato. Lo conosco bene, lo frequento da 25 anni, è un amico, un vecchio socialista. Con quella direttiva dice ai medici: non rispettate la legge. Ma in questo paese l'attuazione e l'interpretazione della legge, giusta o sbagliata che sia, la danno i magistrati".

Per lei la sentenza che autorizza a staccare il sondino di Eluana è giusta o sbagliata?

"La ritengo giusta. Una delle poche giuste della Cassazione".

Il ministro eccede i suoi poteri?

"Qualcuno dovrebbe sollevare conflitto istituzionale. Il governo non può dire che i medici non devono rispettare la sentenza. Non in un paese civile. La circolare è un errore grave: non difende l'individuo, non rispetta il diritto, non salvaguarda lo Stato".

Perché Sacconi ci ha messo la faccia? Ha ceduto alla Roccella?

"Sono molto sorpreso. Chi gli ha suggerito quella lettera? Ha firmato senza leggere? Eppure è parlamentare di lungo corso, mica un ministro nato per caso".

Lei ha fatto un paragone letterario pesante…

"Sembra di essere tornati al tempo dei "Promessi Sposi" con Formigoni Don Rodrigo, i medici invitati a comportarsi come Bravi, e Sacconi l'Innominato".

Cosa dovrebbero fare i medici?

"Rispettare la sentenza. La circolare è un deterrente psicologico, una sottile minaccia: se non fai come dico io mal te ne incoglie…".

Perché il resto del governo tace?

"Berlusconi a ogni piè sospinto dice che loro sono liberali. In parte è vero, ma con punte di illiberalità. Esserlo non è solo pensare al nucleare ma anche agli interessi del singolo. Se invece vogliono fare i cattolici, lo facciano anche contro il divorzio e famiglie triple".